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martedì 5 marzo 2013

è ancora tempo di stufe a legna...


Eh già, care amiche, molte
di noi, in questi giorni più tiepidi,
si sono cullate all'idea della
primavera praticamente ormai 
alle porte...le gemme sugli
alberi, le pratoline, i prati che
riprendono il loro bel color verde...


ed invece purtroppo, come
ogni marzo che si rispetti, 
anche quest'anno ci siamo 
nuovamente cascate!!!
Ma, dico io, gli anni non mi
hanno insegnato proprio nulla? 


Devo confessare che il fuoco
di un camino mi fa ancora
moooolto piacere, proprio sì!!


E così mi sono detta:
perché non pubblico i
ricami delle vecchie stufe 
usate dalle nostre nonne?


Per quelle tra noi che hanno
avuto la grande fortuna
(io la reputo tale...) di 
aver avuto una nonna...
di campagna, allora vi 
verrà facile ricordare questi
vecchi modelli di stufe in
ghisa, dal design più o meno
"moderno" per quei tempi e
che le nonne utilizzavano sia
per scaldare la casa che per
cucinare...mi viene da sorridere
se penso ai tempi sempre così
serrati e caotici dei nostri giorni!
Ahahah, vi potreste lontanamente
immaginare a spignattare su
questi "fornelli" rispettando
rigorosamente i tempi di 
riscaldamento e di cottura, senza
"sclerare" almeno un pochino??


La verità è una sola, anche
se non sarebbe mia intenzione
apparire come una nostalgica
ad ogni costo, ma tant'è...
è una sola, dicevo, e cioè non
siamo più abituati ai ritmi lenti
di un tempo e facciamo fatica
ad immaginare com'era la vita 
delle nostre nonne e bisnonne, 



e così mi sono ritrovata
per puro caso a ricamare 
queste stufe che arredavano 
cucine d'altri tempi...
Un po' di matassine nelle 
tonalità del grigio, del cotto  
e del rame delle pentole,
utilizzando una semplice Aida!
Che ne pensate? Oggi questi ricami "abitano" una delle pareti della 
mia "rustica" cucina 
immersa nella campagna!!!


E va bene, viste le previsioni
dei prossimi giorni, vedrò
di accendere ancora un
pochino il mio caminetto..!


Vi lascio un po' accoccolarvi
accanto ad una qualsiasi 
di queste stufe, a godervi
ancora un briciolo di tepore!!

Baci grandi da Maria Grazia

giovedì 24 gennaio 2013

dolcemente...


"C'era una volta un piccolo e silenzioso villaggio nella campagna francese; 
gli abitanti credevano nella Tranquilité, la tranquillità. Se vivevi in questo villaggio, sapevi ciò che ci si aspettava da te. Conoscevi il tuo posto nello schema delle cose. E se ti capitava di dimenticarlo, qualcuno ti avrebbe aiutato a ricordarlo. In questo villaggio, se vedevi qualcosa che non avresti dovuto vedere, imparavi a guardare dall'altra parte. E se per caso i tuoi desideri non erano stati soddisfatti, imparavi a non chiedere mai di più. E così, nel buono e nel cattivo tempo, nella fame e nelle feste, gli abitanti del villaggio si mantenevano saldi alle loro tradizioni.


Finché, un giorno d'inverno, non soffiò 
un irrequieto Vento del Nord..."


E allora, care le mie ragazze,
lo avete riconosciuto?
Immagino proprio di sì,
è il mitico "Chocolat"!!!


Mi è venuto in mente ieri,
mentre stavo scorrendo immagini
"golosissime" di cioccolate calde con
cannella e anice, varie preparazioni
di dolci cioccolatosi e deliziosi...


Eh già, con questo freddo, si ha
decisamente bisogno di cose
dolci, che ci coccolino un po'
(gli esperti lo definiscono molto 
tecnicamente "comfort food")


Ho scoperto oltretutto che il film
è tratto dal libro omonimo
della scrittrice Joanne Harris
(che, ovviamente, leggerò 
al più presto...)


"...Ma l'irrequieto Vento del Nord 
non era ancora soddisfatto. 
Parlava a Vianne di città ancora da 
visitare, amici bisognosi da scoprire, 
battaglie da combattere...
da qualcun altro,
la prossima volta"

Un post un po' differente dal 
mio solito standard, perché...
mi piaceva ricordare con voi
l'inizio e la fine di quel film
stupendo: ogni volta che lo rivedo, 
me ne ri-innamoro perdutamente
(...e vedete di non malignare,
dicendo che comunque Johnny Depp
NON è proprio cosa da poco...)
^___^

Ed ora, una bella cioccolata calda, e...
pronte per affrontare una nuova e, 
speriamo, dolce settimana!!  :)  :)

Baci grandi da Maria Grazia

martedì 3 luglio 2012

"La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene"


Chi di voi non ha mai sentito parlare, 
almeno una volta, di Pellegrino Artusi?
Ebbene, io la scorsa estate ho pensato di 
copiare e stampare alcune delle ricette 
per così dire più "adatte" ai nostri giorni:
possibilmente pochi grassi, 
ricette della tradizione italiana, 
ma comunque "antiche", 
anche nel modo di esporle e spiegarle... 




Una cosa estremamente buffa è leggere 
i consigli dell'autore per scegliere 
le parti migliori delle carni 
o su come reperire alcuni ingredienti... 
Ad esempio: "...Funghi secchi: ogni anno 
in settembre, quando costano poco, io fo 
la mia provvista di funghi porcini...preferite 
funghi giovani, di mezzana grandezza 
ed anche grossi, ma non molliconi" 





oppure "...Pastine pel the: Mistress Wood, 
un'amabile signora inglese, avendomi offerto 
un the con pastine fatte con le sue proprie mani, 
ebbe la cortesia, rara nei cuochi pretenziosi, 
di darmi la ricetta che vi descrivo..." 




Non trovate sia tenerissimo questo tranquillo 
signore ottocentesco che si dilettava a scrivere 
di cucina quando ancora non era così 
di moda come adesso?  




Io sì ed è per questo che gli ho voluto 
"rendere omaggio" impaginando 
alcune sue ricette e confezionandole 
in questi ricettari fatti con semplici cose 
(cartone, carte da scrapbooking, 
carta a mano, corda e fettucce di cotone).